LIBERIAMO GLI ORSI DELLA LUNA DALLE FATTORIE DELLA BILE

Questa petizione sarà consegnata a:

governo cinese

11080 sostenitori


L’ orso della luna, condivide il suo territorio con il panda gigante, e si può quindi incontrare in varie zone del continente asiatico, dalla Corea del Nord al Pakistan, dal Bangladesh alla Cina. È soprattutto in questo territorio, quello cinese, che questi imponenti animali hanno trovato i loro aguzzini.

Già a partire dagli anni ’70 è pratica comune l’estrazione appunto della bile di questi esemplari, in quanto considerata ingrediente per la medicina locale. I cinesi, ne  hanno creato un vero e proprio business che si è poi espanso ad altri territori del sud-est asiatico. Hanno creato dei “luoghi di raccolta” della bile, catturando migliaia di esemplari e chiudendoli in delle gabbie dalle dimensioni allucinanti; è questo di sicuro uno dei primi motivi per cui i poveri orsi impazziscono, per la mancanza di spazio. Sono spesso affetti da paralisi causata da deformazioni ossee dovute alla posizione in cui sono costretti per mesi e mesi. Le tecniche di estrazione della bile dalla cistifellea, lontane da qualsiasi norma igienica, avvengono attraverso cateteri di metallo che causano spesso gravissime infezioni che non vengono puntualmente curate. Gli animali d’altronde sono denutritie i loro sistemi immunitari indeboliti per poter affrontare qualsiasi tipo di malattia.

 

L’orrore dell’uomo è la convinzione di essere l’unica specie vivente capace di nutrire sentimenti quali paura, o di essere depressi. Questi maestosi animali, privati di qualsiasi tipo di dignità, sono comuni alla pratiche autolesioniste; vogliono morire. Per questo vengono cavati loro i denti ed estirpati gli artigli. Decidono loro quando è arrivato il momento di andarsene, non hanno più nemmeno questa libertà.

Promuoviamo come ORA RISPETTO PER TUTTI GLI ANIMALI la conversione di una delle fattorie della bile in un centro di recupero, un’oasi naturalista insomma.  Oggi molti media hanno iniziato a far sentire la voce raccontando l’orrore, e abbiamo potuto ammirare foto di orsi finalmente liberi che annusano l’erba per la prima volta o dopo svariati anni. Per far si che non si senta più parlare delle fattorie della bile (che ancora una volta sono definibili come lager, alla pari dello zoo mattatoio) bisogna agire, e smettere di fingere di non sapere. È una realtà, e la realtà può essere e deve essere cambiata.