STOP ALL’ABBATTIMENTO DEI CAMMELLI AUSTRALIANI

Questa petizione sarà consegnata a:

Presidente Australia

368 sostenitori


Mentre l’intero pianeta segue con le lacrime agli occhi, l’enorme, incredibile, incontrollabile catastrofe che vede ardere ettari e ettari di terra australiana, e con essa la fauna e la flora, che la caratterizzano,  circa 1.500 cammelli sono stati uccisi nel primo giorno degli abbattimenti ordinati dai leader aborigeni delle terre di Anangu Pitjantjatjara Yankunytjatjara (Apy), in Australia, per arginare i rischi dovuti alla presenza di questi animali che, in cerca di acqua e cibo, si stanno riversando nei centri abitati.

A comunicarlo alla Dpa è Richard King, direttore generale delle Apy Lands, aggiungendo che probabilmente l’operazione continuerà fino a questo fine settimana. Entro la settimana, i tiratori professionisti a bordo di elicotteri potrebbero abbattere fino a 10.000 cammelli.

Sono migliaia i cammelli selvatici in fuga da caldo e siccità estremi che stanno mettendo a rischio, fanno sapere le autorità locali, le risorse idriche e la sicurezza stessa degli abitanti e per questo è stata decisa questa «operazione di controllo degli animali selvatici sulle terre di Apy»,  zona che si trova nell’estremo nord-ovest dell’Australia meridionale.

Le Apy Lands sono una vasta area remota e prevalentemente desertica che si estende su 103.000 chilometri quadrati (all’incirca le dimensioni dell’Islanda) ma che conta appena 2.300 abitanti. Una zona, fa sapere King, duramente colpita dalla siccità negli ultimi 18 mesi. «Questo, e l’aumento del calore, hanno spinto i cammelli a spostarsi nei villaggi, rompere recinti, abbattere serbatoi d’acqua e distruggere riserve di cibo, in una regione arida dove l’acqua è estremamente preziosa». Per l’Australia, il cammello è una specie alloctona, cioè introdotta, e non ha quindi predatori naturali, condizione che ne determina la riproduzione spesso incontrollata.

Questo grave errore da parte dell’uomo, porta poi a risolvere i problemi in maniera sbrigativa e cruenta.

Questo è un esempio lampante dove gli interessi umani, son in contrasto con l’habitat e il vivere degli animali.

Noi di ORA RISPETTO PER TUTTI GLI ANIMALI facciamo sentire la nostra voce, chiarendo che NON E’ QUESTA LA MANIERA DI RISOLVERE QUESTA EMERGENZA. Perché di emergenza si tratta: occorre contenere gli animali, controllarli e quindi provvedere alle loro necessità.

Chiediamo ai veterinari del luogo di intervenire proponendo piani e soluzioni che non vedano l’abbattimento di queste meravigliose creature.