Il tema dell’orso in Italia è un tema su cui è importante agire ora.

I terribili eventi che si susseguono sono il risultato di una gestione incompetente da parte di chi avrebbe dovuto tutelarli. Cosa forse ancor più grave testimoniano un programma di totale disamore e incuria per la Natura Italiana.

Così sono già 10/15 gli orsi che hanno ricevuto per mano dell’essere umano la morte, in pochi mesi, mentre da parte delle istituzioni si prevede la condanna a morte per 8 orsi nell’arco di un anno, per un totale di 3 anni;  mentre due creature selvatiche, Gaia e Papillon, sono tenuti imprigionati, in una condizione che è pari alla tortura per un animale libero.

Decisioni e azioni che non sono degne di nessuna civiltà evoluta, ma che anzi mostrano la sola volontà di rabbonire momentaneamente l’opinione pubblica dei propri cittadini invece di trovare e mettere in atto una soluzione duratura e vincente sia per gli animali che per la cittadinanza. Utilizzare l’animale come colpevole e capro espiatorio – quando è la gestione umana ad esserlo – è un’azione infame. Infatti gli orsi sono stati re-introdotti dall’uomo.

Noi di Rispetto per tutti gli Animali abbiamo ideato un progetto vincente per trasformare questa situazione in una risorsa proteggendo e salvando gli animali.

Quando tutto ebbe origine: Progetto Life Ursus

Forse non tutti sanno che nel lontano 1996, quasi trent’anni fa, la provincia autonoma di Trento insieme al Parco Naturale Adamello Brenta ricevette ingenti finanziamenti da parte dell’Unione Europea per il progetto Life Ursus. Come si legge sul sito del Parco Naturale Adamello Brenta questo progetto aveva l’obiettivo di reintrodurre gli orsi bruni sul Brenta per ricreare nell’arco di 20-40 anni una popolazione di 40-50 individui. Nella fase preparatoria del progetto si inserirono uno studio di fattibilità e un sondaggio di opinione telefonico  rivolto a 1500 abitanti della zona che ha avuto risultati sorprendenti: più del 70% degli abitanti ha dichiarato di essere a favore del rilascio di orsi nell’area. La percentuale ha raggiunto addirittura l’80% con l’assicurazione di adottare misure di prevenzione dei danni e gestione delle situazioni di emergenza.

Per l’allora felicità della provincia e dei suoi cittadini i risultati sono stati ottimi ci fa sapere il PNAB: “ Il progetto ha anticipato la spontanea ricomparsa dell’orso in territorio italiano. Ciò ha contribuito al rinsaldamento tra le popolazioni ursine presenti e in espansione sull’Arco Alpino centro-orientale. Il progetto Life Ursus, concluso nel 2004, ha dato i suoi frutti. Il nucleo di orsi nell’Adamello Brenta è oggi stimato in circa 50 esemplari.”

La situazione oggi

Oggi a distanza di 30 anni la popolazione di orsi nella Provincia di Trento è di 60 esemplari, in linea perfetta con l’obiettivo del progetto Life Ursus, peccato che gli orsi sono rimasti concentrati tutti nella stessa Provincia di Trento  e non si sono spostati.  Quello che dovrebbe essere un successo per le istituzioni che hanno voluto questo progetto è invece oggi diventato un problema; e gli animali che grazie ai finanziamenti europei sono stati introdotti sul territorio, ora sono il nemico da uccidere. Visto il problema avrebbero dovuto effettuare gli spostamenti a suo tempo, non potendo spostarsi autonomamente, perché il vero problema che sono concentrati in uno spazio ristretto per convivere.

Il nostro progetto Orsi Liberi su tutte le Alpi

La nostra associazione non vanta solo rigorose linee etiche e apolitiche, ma anche una grandissima conoscenza di specie selvatiche del territorio italiano come l’orso Bruno. Dopo anni di osservazione dei loro comportamenti, abitudini, etologia, movimenti e distribuzione sul territorio abbiamo dato vita a progetti importanti per la salvaguardia di questo maestoso animale. 

Dalle nostre osservazioni e studi abbiamo riscontrato che nella Provincia di Trento c’è una situazione di sovraffolamento con troppi individui rispetto al territorio disponibile. L’orso infatti è un animale abbastanza stanziale – per esempio rispetto al lupo che compie spostamenti notevoli. Una volta trovato il suo spazio non tende a esplorare altri territori. Per sua natura l’orso non può condividere il territorio con altri individui maschi quindi tende a vagare finché non ha trovato uno spazio non occupato da altri. Purtroppo il territorio della Provincia di Trento ha una conformazione che impedisce agli orsi di ridistribuirsi autonomamente con facilità. Le valli sono molto strette e chiuse tra il fiume Adige e l’autostrada del Brennero. Non sono state create corsie e ponti per i selvatici e per gli animali è praticamente impossibile trovare nuove aree in cui stabilirsi. 

Una testimonianza di quanto affermiamo è l’eccezione del caso di M29, un orso di 10 anni, che dal 2017 si è spostato autonomamente dalla Provincia di Trento, passando dalla Svizzera stazionando per il periodo invernale andando in  letargo, proseguendo al suo risveglio per il Piemonte, trovando nel Parco Nazionale della Val Grande l’habitat ideale, facendo del Parco la sua nuova dimora,  senza dare mai nessun problema alla popolazione, difatto gli unici avvistamenti sono stati tramite le impronte lasciate sulla neve e le immagini delle fototrappole; ma la popolazione non ha avuto occasione d’incontrarlo. 

Il progetto

Noi di Rispetto per tutti gli animali nel mese di Marzo 2023 abbiamo ultimato un progetto di ridistribuzione di 32 orsi della Provincia di Trento su tutte le Alpi Italiane comprendendo 5 regioni italiane (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia) così da diminuire drasticamente la concentrazione di esemplari nell’area della Provincia di Trento.  

Cosa facciamo

Come associazione ci impegniamo a seguire e sostenere il progetto Orsi Liberi su tutte le Alpi anche economicamente, grazie anche alle donazioni di chi ha a cuore la sopravvivenza di questi magnifici esemplari,  in tutte le sue parti: dalla sensibilizzazione dei cittadini coinvolti riguardo una convivenza pacifica con l’orso, ai contatti con le diverse istituzioni per promuovere il progetto. 

Come puoi aiutarci

Con i sondaggi

I sondaggi sono uno strumento fondamentale imprescindibile per far partire il progetto. Come è stato fatto all’inizio del progetto Life Ursus, dobbiamo raccogliere il consenso da parte degli abitanti delle regioni coinvolte. I numeri per avere ascolto dalle regioni sono numeri importanti. Tantissime le  persone che devono essere favorevoli allo spostamento di questi magnifici animali. Abbiamo preparato dei documenti per raccogliere le firme nelle diverse regioni. Puoi scaricarli qui sotto, firmarli e farli girare tra quante più persone conosci a cui sta a cuore la natura.  Chiediamo che anche le persone che non fanno parte delle Regioni coinvolte di partecipare al sondaggio procedendo come sopra indicato; chi Ama gli abitanti della Natura,  li rispetta e li protegge darà un supporto al nostro progetto. Il sondaggio è importante per influenzare l’opinione pubblica. Una volta raccolte le firme invia il documento alla mail rispettopertuttiglianimali@gmail.com 

Scarica Sondaggio Val D’Aosta

Scarica Sondaggio Piemonte

Scarica Sondaggio Veneto

Scarica Sondaggio Trentino Alto Adige

Scarica Sondaggio Lombardia

Scarica Sondaggio Friuli Venezia Giulia

Scarica Sondaggio Italia

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Questa storia è un esempio concreto di come a causa di una mala gestione politica a farne le spese sono la natura e i cittadini italiani. Diffondi questa storia, fai informazione sui tuoi canali, fra i tuoi amici, ovunque ti senta di schierarti dalla parte del giusto.

Inoltre puoi anche raccontare di come la convivenza tra orso e umani non sia un problema in molti stati europei e del mondo, ma anzi una risorsa. Una fonte di ricchezza per il territorio dove i turisti vengono per osservare queste magnifiche creature con rispetto.

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